Riflessioni: Monti, i sacrifici e la massoneria
(di Carlo Di Stanislao) – Anche se la stampa di destra sostiene, malignamente, che il vertice di Strasburgo fra Merkel, Sarkozy e Monti è stato un flop, poiché vi è divisione di vedute sugli interventi per la crisi europea, pure è innegabile che, grazie Monti, l’Italia è tornata ha giocare un ruolo attivo fra i grandi, con possibile funzione di pontiere fra la Francia, che spinge per gli Eurobond e la Germania che resiste. Tornato a Roma dopo il vertice, Mario Monti ha incontrato a sorpresa, ieri sera a Palazzo Grazioli, i leader dei vari partiti per fare il punto sulla questione della nomina dei viceministri e dei sottosegretari, che invece non sarà discussa dal Consiglio dei ministri in corso a Palazzo Chigi, con all’ordine del giorno tre decreti presidenziali relativi all’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’agenda di lavoro di Monti è fittissima di impegni. Dopo il consiglio incontrerà Olli Rehn, commissario europeo agli Affari economici e finanziari, con cui discuterà il merito dei provvedimenti anticrisi che il governo italiano si appresta a presentare in Parlamento e su cui dovrebbe essere scontata l’opinione favorevole dell’Unione Europea, con viatico di Angela Merkel che li ha definiti, ieri, “sorprendenti”. Intanto, sul piano economico e finanziario, resta una notevole, preoccupante turbolenza, con le Borse, che ieri sono apparse deluse dal vertice di Strasburgo ed hanno aperto, oggi, mostrandosi incerte e altalenanti. Lo spread tra btp e bund, che in avvio ha superato i 500 punti base, dopo essere calato verso i 490 è tornato oltre quota 500. rema anche la Francia, con un rendimento al 3,6 e il rischio sempre più concreto di perdere il suo rating a tripla A. Alla fine delle contrattazioni l’indice Ftse Mib segna un +0,03%, dopo aver registrato un calo superiore al punto percentuale. Tornando però a casa nostra, da quanto si legge nelle dichiarazioni del premier, dei ministri e dei due Presidenti di Camera e Senato, pare chiaro che, probabilmente, ancor prima di Natale ci possa essere l’approvazione di un “pacchetto di riforme”, con i primi provvedimenti che riguarderanno l’aumento dell’IVA la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa e, ancora, la revisione delle rendite catastali e l’abbassamento dell’uso sul tetto del contante, fino alle riforme che riguarderanno il mercato del lavoro e la previdenza sociale. E poiché i provvedimenti saranno “incisivi, rapidi e risolutivi”, è probabile che molti saranno introdotti rapidassimamente e già si parla di una nuova manovra da 15 miliardi, che dovrebbe essere approvata tra l’Eurogruppo del 29 novembre e il Consiglio europeo dell’8 dicembre. Oltre alla Lega, sempre più irritata e agguerrita contro il governo Monti, che ha definito, sulla prima pagina della Padania il professore un “fuori di testa”; si segnalano anche le prime asprezze fra governo e Pdl, perché, in particolare Silvio Berlusconi, sarebbe furioso per la mancanza di comunicazioni con il nuovo premier: la visita ieri di Gianni Letta a palazzo Chigi non sarebbe servita a ottenere informazioni sul caso Finmeccanica (in ballo la successione di Guarguaglini indagato) e sulle misure economiche. Oggi, non a caso, i quotidiani vicini a Berlusconi attaccano: “In ginocchio dalla Merkel” titola il Giornale. “Monti svela alla Cancelliera i segreti del suo piano contro la crisi. Ma a Roma nessuno li conosce”. E continuano le insinuazioni di Monti espressione massonica, con partecipazione documentata alle riunioni segrete del gruppo Bilderberg e inserimento attivo nella Commissione Trilaterale (la più potente loggia massonica del mondo). E non solo Scilipodi (che dice “il governo monti è pieno di gay e di massoni”), ma tutta la stampa di destra (Libero,.Il Giornale, Il Tempo), insinuano dubbi citando il messaggio di Gioele Magaldi, il numero uno del Grande Oriente Democratico, che chiama fratelli Monti e Barack Obama. Sul numero di ieri di Libero, in cui Maurizio Belpietro torna ad attaccare Fini reo di usare a propri fini un suv blu pagato dalla Camera, è comparsa una esplicita, offensiva con Mario Monti compasso e squadra nelle due mani, grembiulino sul grembo, aureola sulla testa e medaglia di loggia al collo e con titolo “l’abbraccio del compasso, gli auguri dei massoni al fratello Premier. La Padania, invece, accumunando Monti e Passera, disegnati come veri e propri vampiri, cerca di istigare nei lettori l’idea che il nuovo governo non servirà agli italiani, ma sarà al servizio di interessi particolari: quelli della casta politica, che è costituita da uomini a disposizione di faccendieri e trafficanti vari, legali ed …. illegali. E, quasi a dare ragione a queste striscianti insinuazioni, ieri il Senato ha votato il superamento dell’attuale sistema dei vitalizi per i parlamentari, ma solo per i nuovi eletti a partire dalla prossima legislatura. Quindi resteranno pensionati d’oro a carico dello Stato sia gli ex parlamentari che già beneficiano del vitalizio sia i parlamentari in carica che hanno già trascorso almeno cinque anni effettivi in Aula. E’ evidente che agli italiani, poveri o abbienti, piacciono solo i sacrifici degli altri: ai parlamentari quelli non loro, ma di quelli che verranno, agli stipendiati quello dei detentori di patrimoni immobiliari e non e…potremmo continuare. Già il 17 novembre, per illustrare ciò che intende fare con il suo governo, Monti aveva detto: “I sacrifici necessari per ridurre il debito e per far ripartire la crescita dovranno essere equi” e che la sua azione si baserà su tre ‘pilastri’ tesi a ridurre il peso del debito pubblico e attenuare così l’attacco in corso contro l’Italia: rigore di bilancio, crescita ed equità. E se davvero Monti è massone (e non vedo cosa ci sia di male ad esserlo in modo palese e senza dubbi occultamenti), sa che La Giustizia – l’arcano VIII del Tarocco – è la legge primordiale di ogni attività che coordina e districa il Caos distribuendo tutto con ordine ed esattezza secondo la legge del numero e della misura. E che, pertanto, la Libera Muratoria, bandisce il principio che l’uomo, anche colui il quale sia pervenuto ad un elevato stato di realizzazione, possa da solo fare giustizia, cioè ristabilire un equilibrio che più non sussista. Quindi, alla giustizia si accede con equità e condivisione e, infine, la psicostasia, che simboleggia il giudizio, più profondamente, è emblema della responsabilità della quale ogni uomo deve sentirsi investito. Una responsabilità che a Monti è da sempre e da tutti ampiamente riconosciuta.
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