Resti anatomici, convalidato sequestro
L’Aquila – Minimizzare, come si è tentato di fare, non serve: occorrono indagini e saranno espletate. C’è sicuramente molto da chiarire su una vicenda tra il macabro e l’oltraggioso, che denota carenze e disservizi. Quanto meno. Il pm Roberta D’Avolio, foto, sostituto procuratore della Repubblica, ha convalidato stamane il sequestro di circa 500 metri quadrati di un locale vicino a dove prima del terremoto si facevano le autopsie, presso l’ospedale “San Salvatore”, dopo il sequestro operato dagli agenti della Squadra mobile. La polizia, agli ordini di Sabatino Romano, due giorni fa aveva ritrovato all’interno dell’area, una novantina di scatoloni in cui all’interno sarebbero stati conservati feti, resti anatomici, sacche di sangue, sostanze ematiche provenienti da autopsie, da interventi chirurgici ma anche medicinali scaduti, ritenuti tossici per la salute. Il sospetto e’ che questi materiali venissero conservati e non smaltiti secondo le norme di legge. Gli imballaggi sono stati lasciati all’interno dell’area sequestrata dall’autorita’ giudiziaria, in attesa dell’arrivo di tecnici specializzati nell’utilizzo di sostanze tossiche e speciali. La Squadra mobile mantiene il massimo riserbo sull’operazione, iniziata da alcune segnalazioni anonime. Al momento non stati emessi avvisi di garanzia. Il magistrato ha delegato gli inquirenti ad avviare gli interrogatori delle persone informate dei fatti al fine di verificare le negligenze ed omissioni nella filiera dello smaltimento dei rifiuti ospedalieri.
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