Chiodi e le cliniche private: “Sconcerto”


L’Aquila – Il 14 ottobre 2011 sono stati sottoscritti i contratti tra la Regione Abruzzo e le Case di Cura private provvisoriamente accreditate che fanno riferimento al sindacato AIOP sui tetti di spesa 2011-2012. Il 18 ottobre e’ stata recapitata alla Regione una dichiarazione di sottoscrizione con riserva da parte della stessa Associazione che nonostante la firma del contratto si riservava di impugnare innanzi al giudice competente il contratto stesso e infatti, in data 31 ottobre ha depositato il ricorso al TAR dell’Aquila. Il Commissario alla sanita’, Gianni Chiodi ha appreso con sconcerto questa notizia poiche’ come e’ stato chiarito dalla Corte Costituzionale il rapporto tra la Regione e gli erogati privati e’ caratterizzato dalla facolta’ di liberta’ scelta alla condizione che le strutture private accettino il sistema di remunerazione e la fissazione del limite di spesa. In sostanza accettino le regole senza le quali si rischia il fallimento del sistema pubblico e di conseguenza quello privato. La fissazione dei tetti di spesa sanitaria ai privati deve ritenersi legittima date le insopprimibili esigenze di equilibrio finanziario, in particolare per una Regione Commissariata in Piano di risanamento. Oggi a Pescara si e’ svolta una riunione tra l’Aiop e la struttura commissariale della sanita’. “E’ necessario che la Regione Abruzzo diventi una Regione “normale” e cioe’ si esca dall’ambiguita’ e, laddove un accordo non e’ condiviso, i privati sono liberi di non sottoscriverlo – ha detto Chiodi -. La Regione insieme all’Avvocatura dello stato sta valutando se il contratto in queste condizioni possa essere ritenuto valido. E’ plausibile ritenere, a seguito dei colloqui col Governo, che il tavolo di monitoraggio imponga la procedura di sospensione dell’accreditamento”. Si ricorda che il risultato di risanamento ottenuto da questa Regione ha consentito di non modificare il tetto di spesa degli erogatori privati che viene mantenuto costante e garantito sino alla fine del 2012 anche con modalita’ di finanziamento mensile a tutela della buona gestione e dei lavoratori. “In uno scenario nazionale drammatico – ha aggiunto Chiodi – che ha portato a un governo di emergenza dove anche regioni virtuose come la Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, adottano misure di contenimento della spesa agli erogatori privati straordinarie, addirittura retroattive, sconcerta ed e’ inaccettabile la mancanza di lealta’ di questi comportamenti. Chiediamo alle strutture di rinunciare ai ricorsi e di discutere eventuali problematiche e criticita’ nei tavoli che sono stati avviati in questi mesi con l’Ufficio Commissariale e con le ASL”.


23 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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