Vasto incendio alla Seab dello Scalo
Chieti – Furioso incendio con fiamme e fumo altissimi nella notte allo stabilimento della Se.ab. di Chieti Scalo, un’azienda di riciclaggio di materiali plastici. La zona, in tarda mattinata ancora nel rogo, appare devastata dalle fiamme. Primo allarme nella serata di ieri: fuoco favorito e alimentato dal forte vento. Sono accorsi i vigili del fuoco che hanno lavorato per tutta la notte, senza riuscire a domare completamente il rogo. La zona è stata isolata. Il sindaco di Chieti, Francesco Ricci, dopo un’ispezione, ha rassicurato affermando che il fuoco non avrebbe raggiunto depositi di sostanze tossiche. Sono tuttavia in corso indagini ambientali. Le cause dell’incendio potranno essere stabilite solo dopo la scomparsa totale del fuoco.
Tempo fa l’azienda fu coinvolta in un’indagine dei carabinieri NOE sui rifiuti. L’indagine fu coordinata dal sostituto procuratore di Chieti, Giuseppe Falasca. Le persone deferite all’autorità giudiziaria sono state decine, per associazione a delinquere, traffico illecito di rifiuti, truffa, falso in attestazioni analitiche e certificazioni ambientali e frode processuale. Secondo le richieste del pm, il gip emise 5 ordinanze di custodia cautelare.
L’indagine svelò inquietanti retroscena in un traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi, che venivano smaltiti illecitamente in discariche compiacenti, con la compiacenza di trasportatori, impianti di gestione di rifiuti, intermediari, laboratori analitici e produttori.
L’operazione portò anche al sequestro dell’impianto di trattamento rifiuti di Chieti Scalo.
L’incendio divampato in un sabato sera, quindi, suscita legittimi dubbi e richiederà accurati accertamenti.
(Nelle foto: Il sindaco di Chieti, Francesco Ricci, accorso oggi sul luogo dell’incendio e sotto, ironia della sorte nelle scritte sul tabellone Se.ab)
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