Studioso manda in soffitta la grafologia
L’Aquila – Un criminologo insegna all’Università dell’Aquila, il prof. Saverio Fortunato, ha cambiato il corso di una causa penale a Mantova, adoperando metodi innovativi e stile di ingagine del tutto inediti, per arrivare ad una verità giudiziaria che sembrava difficile da raggiungere. Chi rischiava la condanna, è risultato invece innocente. Fortunato insegna in diversi atenei italiani è ritenuto uno dei massimi esperti. Ha ricevuto premi e riconoscimenti. Nella criminologia il suo nome è tra i più noti e apprezzati. Il giornale “La voce di Mantova” così racconta la vicenda: “Due sorelle che avevano querelato per truffa l’ex fidanzato di una di loro, e che erano poi finite a processo per calunnia, sono state assolte l’altro ieri dal Tribunale di Mantova. A salvarle da una condanna che sembrava ormai certa è stato anche il contributo del professor Saverio Fortunato, un criminologo aquilano, che ha smentito il parere di ben sei periti, secondo i quali le firme delle due sorelle su 12 cambiali da 100mila euro l’una erano autentiche.
Una sentenza, questa, che manda in soffitta la grafologia in ambito forense, e che potrebbe ora mandare a giudizio per falsa testimonianza il presunto calunniato .
Una vicenda che è un vero rompicapo quella che ha coinvolto Marzia e Paola Fasciolli, due sorelle di Mantova che nel luglio di quattro anni fa avevano denunciato
per truffa Daniele Perobelli, l’ex fidanzato della prima, perché aveva presentato all’incasso due cambiali da 100mila euro che nessuna delle due sorelle aveva
mai sottoscritto. Di quelle cambiali Perobelli ne aveva altre 10 per un importo complessivo di un milione e 200mila euro, cifra che sosteneva le due sorelle gli dovessero.
Le indagini che ne erano seguite avevano portato all’archiviazione del fascicolo contro
Perobelli perché secondo il parere di tre consulenti era stato accertato
che le firme sulle cambiali erano autentiche. A quel punto era Perobelli a procedere
per calunnia contro le due sorelle, costituendosi parte civile al processo, e ottenendo nel frattempo il pignoramento di un quinto del loro stipendio e comprandosi
all’asta la loro auto. Intanto proseguiva la causa sia a livello penale che civile. Gli avvocati Roberta Ramelli e Aleardo Fario, difensori delle sorelle Fasciolli, decidevano infine di nominare loro consulente di parte il professor Saverio Fortunato,
criminologo, docente di scienze dell’investigazione all’Universita de L’Aquila nonché
noto perito e consulente forense, il quale a sostegno della sua tesi, ovvero che le firme delle due sorelle erano state falsificate con un pantografo, chiedeva e otteneva dal giudice Luigi Pagliuca di celebrare una delle udienze del processo in un laboratorio grafico in corso Libertà . All’accertamento giudiziario, che si è tenuto l’anno scorso, presenziavano anche tre nuovi periti d’ufficio che semi-escludevano la compatibilità tra saggio grafico e firme pantografate. Per contro il professor Fortunato sosteneva che erano state fatte con un pantografo, perché la loro lunghezza era identica (4,5 centimetri). Ma ora l’ex rischia di finire a giudizio per falsa testimonianza. Per convincere il giudice che il parere di sei persone c’è voluta la prova finale fornita dalla Zecca dello Stato. Le cambiali contestate, infatti, riportavano come data d’emissione il 15 dicembre 2001, quando è poi risultato che per la qualità della carta e dello stampato la Zecca le aveva prodotte e messe in circolazione solo nel 2003. A quel punto il giudice Pagliuca accoglieva le richieste della difesa e assolveva Marzia e Paola Fasciolli perchè il fatto non sussiste e rinviava alla Procura gli atti relativi alla posizione di Daniele Perobelli, il quale costituendosi parte civile al processo aveva ribadito le accuse nei confronti delle due sorelle, e che ora rischia di finire a giudizio per falsa testimonianza”.
(Nella foto: Il prof. Saverio Fortunato)
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